A brief analysis on the implications of the current Q.309 in the creative laboratories of a pornographic imaginary.
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[ITA]
Q.309
ha espulso la sua azione pubblica sino ad ora attraverso la
testimonianza visiva di esperienze fisiche.
E’
stato percepito e diffuso per mezzo della vista; la vista è il mezzo
del sacrificio, la vista è lo strumento della liberazione.
Questo
ha improntato tutto lo sviluppo di Q.309 nella natura sessuale di ע.
Il
seme di questo sviluppo è un’elaborazione speculativa che sfrutta
la spinta alla deviazione e si attesta nell’ esplorazione della
non-forma, dell’ abolizione del rito e del gesto; un anti-ouroboros
autoannichilente il cui ardore fomenta la visione e la cui visione ne
fomenta l’ardore.
Tramite
le immagini create abbiamo proceduto alla sacralizzazione dell’
involucro corporeo ed esplorato dinamicamente le sue proprie funzioni
e pulsioni dove la linea dell’irrazionalismo e della
dematerializzazione si intrecciano tra di loro scolpendo la stessa
realtà corporea.
Un’immersione
nella PORNEIA come ex voto per la ricostruzione di una fisicità
significativa, complessa ed estremamente efficace.
Ci
siamo creati una realta che ci ha coinvolto in un fuori-norma in cui
domina l’eccesso, l’inconcluso ed il rindondante trasferendo i
nostri supporti fisici in una cyberdimensione paradossalmente
permanente e stabile pervasa da una patologia pornografica,corporea e
visiva.
La
nostra è un’ esperienza visiva che compensa l’insufficienza
dell’occhio che legittima il creato attraverso la
decorporeizzazione.
Attraverso
la perdita della carne generiamo un’ estremizzazione della
carnalità.
L’abolizione
del reale rappresenta il nostro allontanamento dall’imperfetto.
Questo
allontanamento comporta un’apparizione oscena della materialità.
Q.309
nacque prendendo energie da questo aspetto perturbante.
La
parzialità dei nostri sensi e l’insufficienza del linguaggio per
esprimere e trasmettere ciò che stavamo incanalando ha trovato sfogo
nell’emissione di immagini incanalanti ALOGOS e PORNEIA che
giustificano la propria natura nel fatto stesso di mostrare una serie
di lascive azioni corporee.
Queste
immagini, testimoni di altrettante performance corporee uniche,
irripetibili e non riproducibili, fanno delle esigenze del corpo il
pretesto centrale della loro messa in scena incorniciando e
celebrando porzioni del reale attraverso la sua stessa scomposizione.
Abbiamo
costruito un racconto delle epifanie dell’organico.
[ENG]
Q.309
has expelled its public action through the visual testimony of
physical experiences, till now. It has been perceived and spread by
the medium of the sight; sight is the mean of sacrifice, sight is the
instrument of liberation. This has shaped the entire development of
Q.309 in the sexual nature of ע.
The
seed of this development is a speculative elaboration that exploits
the drive towards deviation and stands in the exploration of the
non-form, of the abolition of ritual and gesture; a self-annihilating
anti-ouroboros whose ardor fosters the vision and whose vision
fosters its ardor.
Through
the images created we proceeded to the sacralization of the body
envelope and dynamically explored its own functions and instincts
where the line of irrationalism and dematerialization intertwine with
each other by sculpting the same corporeal reality.
An
immersion in PORNEIA as an ex-voto for the reconstruction of a
significant, complex and extremely effective physicality. We have
created a reality that has involved us in an out-of-the-norm in which
the excess, the incomplete and the redundant dominate, transferring
our physical supports into a paradoxically permanent and stable
cyber-dimension pervaded by a pornographic, bodily and visual
pathology.
Ours
is a visual experience that compensates for the insufficiency of the
eye that legitimizes creation through disembodiment.
Through
the loss of flesh we generate an extremity of carnality.
The
abolition of reality represents our departure from the imperfect.
This
departure leads to an obscene appearance of materiality.
Q.309
was born taking energies from this disturbing aspect.
The
partiality of our senses and the insufficiency of language to express
and transmit what we were channeling has found its way through images
conveying ALOGOS and PORNEIA which justify their nature in the very
fact of showing a series of lewd bodily actions.
These
images, witness to as many unique, unrepeatable and non-reproducible
body performances, make the needs of the body the central pretext of
their staging by framing and celebrating portions of reality through
its own decomposition.
We
have built a story of the organic world's epiphanies.
We are One. [HERE]
Our laboratories of Flesh [HERE]